Universal App: cosa sono e come funzionano

La supremazia di un sistema operativo passa necessariamente per l’offerta di app nel proprio Store. Microsoft punta tutto sulle Universal App. Scopriamo cosa sono e come funzionano. Windows 10 è stato pensato, sviluppato e principalmente presentato con un concetto forte e ben definito in quel di Redmond: un unico sistema operativo capace di funzionare su qualunque tipo di dispositivo. Una buona idea, certo, ma non tanto originale, considerato che la stessa filosofia era alla base del suo predecessore Windows 8. La domanda sorge quindi spontanea: cos'è cambiato in questi pochi anni per far sì che quell'intuizione si sia trasformata in una realtà vincente? Dimentichiamo la sostituzione del tasto Start con la schermata Start e la sua interfaccia a mattonelle che ha generato così tanta diffidenza verso Windows 8, e facciamo finta di non avere ancora scoperto nelle pagine precedenti tutte le ultime e belle novità di Windows 10. La svolta, per ora solo in fase progettuale, del nuovo sistema operativo di casa Microsoft si concentra proprio nella disponibilità di un nuovo software per tutte le piattaforme. Un sistema operativo, infatti, non è altro che l’ambiente all'interno del quale girano i programmi che ci permettono di effettuare tutte quelle operazioni che eseguiamo ogni giorno, come navigare, leggere la posta elettronica, scrivere un documento, guardare o ritoccare le foto e i video, e così via. Appare evidente, di conseguenza, che il concetto di ‘sistema operativo unico’ possa avere successo solo se accompagnato dal fondamentale concetto di ‘software unico’. È proprio in questo settore infatti dove Windows 8 si è rivelato un progetto incompiuto: le app Modern, quelle scaricabili dallo Store, funzionavano solo all'interno della nuova interfaccia a mattonelle, quelle per gli smartphone erano un mondo a parte, mentre sul desktop giravano ancora soltanto i classici software. Di fatto ogni sistema operativo era un mondo a sé e il concetto di sistema operativo unico era rimasto una bella idea. Microsoft ha però imparato la lezione e le Universal App dovrebbero essere, almeno nelle intenzioni, la classica quadratura del cerchio.

Cosa sono e quali sono i vantaggi delle Universal App

Andiamo dunque a vedere quali sono i vantaggi delle Universal App e cosa sono per iniziare a capire il loro vero senso di esistere nel mondo Microsoft di oggi. Per capirlo, dobbiamo partire dal fatto che, nonostante gli smartphone, e ancora di più i tablet, abbiano raggiunto prestazioni e funzionalità capaci di confrontarsi con molti computer portatili, gran parte di noi dispone almeno di un telefono e un computer che utilizza in modo diverso in funzione delle esigenze del momento. Oltre, ovviamente, che per telefonare usiamo lo smartphone per scattare una foto, magari per guardare un documento quando siamo lontani da casa o dall'ufficio, ma difficilmente lo utilizziamo abitualmente per redigere una relazione. La domanda che ci facciamo è: “Ma è così importante avere la stessa app su tutti i dispositivi?”. Il dubbio si rafforza se consideriamo che già ora, attraverso i servizi di archiviazione sul cloud, e la conseguente sincronizzazione di tutti i file sui dispositivi associati, possiamo iniziare un lavoro sul PC di casa e terminarlo sul dispositivo mobile mentre siamo in viaggio sul treno. Microsoft a questo punto ha rilasciato versioni di Office, in alcuni casi addirittura gratuite, praticamente per ogni sistema operativo e qualsiasi tipo di dispositivo. La risposta alla domanda è comunque “sì, è importante” e vediamo perché. Uno dei cavalli di battaglia che fece la fortuna di Windows rispetto ai computer Macintosh negli anni ruggenti della lotta per il predominio del mercato informatico fu la straordinaria disponibilità di programmi, realizzati da sviluppatori indipendenti, per ogni tipo di esigenza. La stessa situazione si è riproposta con il boom degli smartphone: è la disponibilità di app negli Store a determinare, più di ogni altro aspetto, il successo di una piattaforma sull'altra. Microsoft ha perso diversi anni nello sviluppo del suo sistema operativo per dispositivi mobile e, nonostante i numerosi sforzi, il suo Store appariva fino ad oggi misero, ai limiti della decenza, rispetto a quelli di Google e Apple. Ma per ampliare la disponibilità di applicazioni è necessario l’apporto di sviluppatori esterni che, a loro volta, non hanno interesse a lavorare su una piattaforma con pochi utenti (e pochi guadagni). È il classico circolo vizioso. L’introduzione delle app universali dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, spezzare questo meccanismo perverso.

Fino ad oggi, le diverse versioni di una stessa applicazione per computer e smartphone venivano create usando strumenti e linguaggi di programmazione molto differenti tra loro. Sono infatti software diversi che cercano di offrire le stesse funzioni, e che gli sviluppatori, attraverso un duro lavoro, tentano di vestire con un’interfaccia grafica il più coerente possibile. L’introduzione delle Universal App di Windows 10 cambia completamente la situazione. Microsoft, infatti, ha progettato un unico ambiente di sviluppo che permette di realizzare una singola applicazione capace di funzionare su qualsiasi dispositivo. Questo significa che i programmatori potranno concentrarsi quasi esclusivamente sul ‘cuore’ del programma, mentre gli adattamenti legati alle diverse modalità di controllo (touch o mouse) e alle dimensioni dello schermo verranno gestiti in modo automatico attraverso delle librerie software fornite da Microsoft stessa. La novità ancora più interessante però è che per favorire lo sviluppo di nuove applicazioni, Microsoft mette a disposizione una piattaforma che consente anche a chi ha meno praticità con il codice di sviluppare la propria app e renderla disponibile nello Store. Si tratta di App Studio, che troviamo all'indirizzo http://bit.ly/1WLn5RD. Attraverso una semplice procedura guidata, in pochi passaggi qualsiasi utente è in grado di creare la propria app. La piattaforma mette a disposizione una serie di template sui quali lavorare, semplicemente aggiungendo una serie di informazioni. Bisogna che ci mettiamo il cuore in pace se pensiamo di realizzare il nuovo Angry Birds per Windows, le possibilità di sviluppo sono, decisamente limitate ma quello che conta è lo sforzo che la casa di Redmond sta facendo per avvicinare il più possibile il suo Store agli utenti. Le conseguenze di questo cambiamento sono infatti piuttosto evidenti: gli sviluppatori potranno progettare applicazioni che avranno come potenziali clienti un'infinita platea di tutti gli utenti Windows 10 del mondo, quindi PC, tablet e smartphone, lavorando su un unico codice sorgente. Questa progettazione unificata permetterà così di superare quelle difficoltà che hanno impedito a Microsoft di imporsi nel mercato mobile. Va da sé che questo comporterà un beneficio anche agli utenti, che potranno così godere di nuove applicazioni e funzionalità.

Universal App: cosa sono e come funzionano

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Il nuovo Store con le app universali

Con il nuovo Windows, abbiamo così un unico Store per tutti i dispositivi. Quando vi accediamo, non dobbiamo specificare il tipo di app che ci serve: il sistema lo capisce automaticamente. Le app sono ordinate per categorie che possiamo sfogliare con la stessa facilità sia che usiamo un dispositivo touch, sia che siamo seduti alla scrivania davanti a un tradizionale computer desktop con tastiera e mouse. Lo Store di Windows 10, un po’ come quelli concorrenti di Google e Apple, non contiene soltanto app e giochi, ma anche filmati e musica che possiamo acquistare direttamente e che possono aggiungersi a eventuali altri contenuti che abbiamo acquistato con Xbox prima della ‘rivoluzione’ di Windows 10. Qual è il vantaggio di avere contenuti digitali in un unico Store? Il principale è che, grazie al Windows Account, possiamo accedere a tutti i contenuti acquistati da qualsiasi dispositivo Windows associato al nostro account. In pratica, significa che possiamo iniziare la visione di un film sul PC, per proseguirla su Xbox e magari goderci il finale sul tablet. Il menu di navigazione consente di selezionare i contenuti in base a diversi criteri, come la popolarità o il genere, e c’è anche una sezione dei programmi TV che permette di scegliere tra le varie reti che li trasmettono.

Prossimo obiettivo dopo le Universal App: il sistema operativo universale

Con l'introduzione delle Universal App, con il nuovo Windows, ci sarà un unico Store per tutti i dispositivi ed il prossimo obiettivo sarà quello di avere anche Se con Windows 10 ha introdotto le Universal App, Microsoft si prepara ad andare oltre. L'operazione e ancora in fase di studio e ad oggi non osiamo andare oltre una serie di dichiarazioni, ma il progetto appare già scritto. L’azienda di Redmond sta lavorando per offrire agli sviluppatori di applicazioni per i sistemi Android e iOS gli strumenti per effettuare la migrazione delle proprie applicazioni sulla piattaforma Windows 10. Solo per quanto riguarda Google Play stiamo parlando di oltre 1 milione di applicazioni, ed è chiaro come un’operazione di questo genere potrebbe far crescere molto la disponibilità di app anche per gli smartphone targati Microsoft. L’operazione è ovviamente complessa, ma nemmeno così tanto se pensiamo che già ora è possibile far girare le applicazioni Android su un PC con un qualsiasi sistema Windows.

Universal App: cosa sono e come funzionano

Anche musica e film. Il nuovo Store è il punto d’accesso anche per il noleggio e l’acquisto di musica e film. Tutto è organizzato per categorie e viene sincronizzato con eventuali contenuti già presenti in Xbox.

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