Le alternative gratuite a Microsoft Office

Le suite alternative a Microsoft Office che vi propongo offrono gran parte delle sue caratteristiche principali, ma con una bella differenza: sono gratuite.

Se quindi Microsoft Office è senza dubbio la migliore raccolta di programmi per l’ufficio e offre numerose funzioni avanzate e strumenti di condivisione per lavorare a distanza sullo stesso documento. Nella vita di tutti i giorni, però, gli strumenti che utilizziamo realmente sono abbastanza limitati e molto probabilmente la maggior parte di noi ne usa una minima parte.

Andiamo quindi a vedere le due alternative gratis a Office.

La prima alternativa a Office: LibreOffice

Tutti i programmi che compongono la suite di LibreOffice sono perfettamente compatibili con quelli di Office, sia in lettura sia in salvataggio. Questo significa che possiamo ricevere un documento di Word, Excel o PowerPoint, aprirlo, modificarlo e salvarlo sullo stesso formato in modo che possa essere rispedito al mittente come se avessimo utilizzato il programma originale. Scarichiamo il pacchetto d’installazione all’indirizzo https://it.libreoffice.org.

La suite comprende sei programmi. Writer è l’equivalente di Word, Calc di Excel, Impress di PowerPoint e Base di Access. Rispetto a Microsoft Office, LibreOffice ha un programma in meno, Outlook, e due programmi in più: Draw e Math. Il primo è il software dedicato al disegno vettoriale e può essere molto utile per realizzare loghi e grafici. Si tratta di un programma dalle funzioni basilari che nulla ha a che vedere con un programma di grafica vettoriale avanzata come Adobe Illustrator, ma può essere utilizzato per realizzare semplici oggetti da inserire all'interno dei propri documenti. Una delle sue caratteristiche più interessanti è la facilità con cui possiamo realizzare oggetti e testi tridimensionali. Abbiamo a disposizione due strade: l’estrusione delle forme e la loro conversione in oggetto 3D. L’interfaccia e i comandi, non sono fra i più intuitivi, ma s’impara presto a padroneggiarli. I lavori realizzati possono essere salvati in vari formati, tra cui .svg (Scalable Vector Graphics). Questo formato è supportato da tutti i principali web browser e può essere aperto in qualsiasi programma di grafica vettoriale. Il secondo programma è dedicato a utenti più evoluti, e ci permette di creare formule matematiche
formattate per essere inserite all'interno dei vari programmi della suite. Per quanto riguarda i tre programmi principali, abbiamo a disposizione tutti gli strumenti necessari. Writer ricorda nell'interfaccia le prime versioni di Word, e l’aspetto grafico è forse l’elemento in cui manca ancora qualcosa. Ma basta qualche ora di lavoro per abituarsi con la diversa disposizione dei comandi e siamo subito pronti per scrivere qualsiasi tipo di documento. Il discorso cambia leggermente con il foglio di calcolo. Se siamo abituati a usare Microsoft Excel, al primo avvio potremmo rimanere un po’ frastornati. Al di là della classica struttura a celle, l’interfaccia è molto più spartana e sembra tutto fin troppo semplificato. Le funzioni del programma, però, sono sostanzialmente sinili. Calc supporta formule, formattazione condizionale, inserimento dei grafici e tutte le principali funzioni cui siamo abituati. Scopriremo in fretta che alcune icone poste sulla barra dei comandi sono in realtà molto utili e in grado di rendere l’uso di un foglio di calcolo ancora più semplice grazie ad alcune funzioni aggiuntive pensate proprio per velocizzare il flusso di lavoro. Inoltre, se non abbiamo ancora provato una delle più recenti versioni della suite Microsoft, possiamo apprezzare la conversione diretta dei file in formato PDF, una caratteristica che LibreOffice ha integrato molto tempo prima della stessa Microsoft.

La prima alternativa a Office: LibreOffice

1. Come disegnare una forma 2D

Nella barra in basso troviamo gli strumenti dedicati al disegno vettoriale. Con un clic del mouse selezioniamo la forma desiderata e disegniamola. Scegliamo il colore nella barra degli strumenti in alto, lo stesso usato per i testi, quindi facciamo clic su di essa con il tasto destro del mouse e, dal menu contestuale, facciamo clic su Converti>In 3D.



Come effettuare conversione in 3D con libreoffice

2. Come effettuare conversione in 3D

Dopo averla disegnata nella forma bidimensionale procediamo con la sua conversione. Facciamo ancora una volta clic destro su di essa e selezioniamo la voce Effetti 3D. Se vogliamo ottenere una sfera, portiamo il valore Profondità a 0. La finestra è suddivisa in schede. Per applicare gli effetti, facciamo clic sul segno di spunta in alto a destra Assegna.


Come scrivere testi tridimensionali in libreoffice

3. Come scrivere testi tridimensionali

Oltre che alle forme geometriche disegnate, possiamo applicare gli effetti 3D anche al testo. La procedura da eseguire è esattamente la stessa vista ai punti precedenti. Facciamo attenzione che dopo averlo convertito in un oggetto 3D, non sarà più possibile modificarne la formattazione, pertanto assicuriamoci di avere scelto il carattere e il corpo corretti.


Soluzione alternativa 3d 2d libreoffice

4. Soluzione alternativa

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Il programma ci offre anche una strada diversa per creare gli oggetti 3D: è quella dell’estrusione. Disegniamo la nostra forma, quindi facciamo clic sull'icona Estrusione sì/no: appare un nuovo set di icone nella barra degli strumenti da disegno, in basso. Facciamo clic su ognuna di esse e sperimentiamone gli effetti in tempo reale. Basta un clic per visualizzarli.

LIBREOFFICE & OPENOFFICE

Tutto nacque nel lontano 1985 quando l’azienda tedesca StarDivision pubblicò il software commerciale StarOffice. Nel 1999 Sun Microsystems acquistò la società con l’obiettivo di dare vita a un’alternativa a Microsoft Office. Un anno dopo, Sun rilasciò il codice sorgente alla comunità open source. Era nato il progetto OpenOffice.org. Lo sviluppo è continuato per 10 anni fino a quando Oracle Corporation ha acquisto Sun Microsystems. A quel punto, alcuni sviluppatori della comunità di OpenOffice.org erano preoccupati che Oracle potesse sospenderne lo sviluppo o, peggio ancora, trasformarlo nuovamente in un software commerciale, e nel settembre del 2010 si staccarono dalla comunità dando vita a un progetto parallelo. Il nuovo gruppo di lavoro prese il nome di Document Foundation e rilasciò la prima versione di LibreOffice basata sulla versione 3.3 di OpenOffice.org. In effetti l’anno successivo Oracle abbandonò il progetto OpenOffice.org ma, invece di chiuderlo, donò codice, logo e marchio alla fondazione Apache, sostenuta anche da IBM che donò a sua volta il codice sorgente della propria suite Lotus Symphony. LibreOffice e Apache OpenOffice continuano entrambi a essere sviluppati da due distinte comunità open source, hanno lo stesso codice sorgente e, di fatto, si distinguono soprattutto per qualche differenza nell'interfaccia, laddove quella di OpenOffice si presenta in modo ancora più datato.

Documenti Google: un'altra alternativa a Microsoft Office 

La suite di programmi della casa di Mountain View è disponibile soltanto online ma grazie all'integrazione con il suo ecosistema è l’unica a offrire la stessa quantità di servizi, Ormai, quando parliamo di Microsoft, Google o Apple ci riferiamo non tanto a un sistema operativo o al nome di un’azienda quanto al relativo ecosistema. La diffusione dei dispositivi mobile, dei sevizi cloud e del ‘sempre connessi’ fa sì che al giorno d’oggi abbiamo bisogno di lavorare in qualsiasi momento della giornata e ovunque ci troviamo. Per ecosistema intendiamo quindi quell'intreccio di software e servizi collegati tra loro e disponibili su PC, smartphone e tablet. Office si integra in OneDrive e include nel suo pacchetto Skype, ma Windows 10 allarga il raggio d’azione con il proprio Store dove è possibile scaricare app, acquistare film, musica e riviste. Quello di Google è un ecosistema ugualmente potente, anzi dal punto di vista dei servizi anche superiore. Al suo interno troviamo Documenti, che raccoglie le versioni dei programmi equivalenti nelle funzioni a Word, Excel e PowerPoint. Questi programmi sono disponibili solo online e vi accediamo con il nostro programma di navigazione in Internet preferito. Non solo con Chrome quindi, ma anche con Microsoft Edge o Firefox, anche se l’uso del browser di Google ci facilita non poco la vita e soprattutto l’accesso. Le versioni per dispositivi mobile hanno però le loro app Android o iOS che funzionano molto bene, differenziate per smartphone e tablet. Non offrono tutti gli strumenti dei software Microsoft che abbiamo approfondito nelle pagine precedenti, ma per scrivere velocemente un documento di testo o un foglio di calcolo senza troppe pretese, anche la suite di Google svolge egregiamente il proprio compito.

Avvio complicato

Prima di tutto dobbiamo registrare un account di Google, per intenderci un account di Gmail. Chiunque abbia un telefono o un tablet Android è già stato costretto a registrarlo, così come chi utilizza abitualmente Gmail, e anche se non lo sa ha già a disposizione oltre all'indirizzo di posta elettronica anche 15 GB di spazio su Drive, il servizio cloud di Google, e l’accesso alla suite Documenti. Documenti infatti non è un software vero e proprio, ma un servizio. Il bello è che possiamo accedervi da qualsiasi computer e in qualunque posto ci troviamo, basta avere una connessione a Internet. L’altro lato della medaglia è che, non essendo una raccolta di programmi installati sul PC, per avviarli non basta andare nel menu Start e fare clic sulla relativa icona. Abbiamo a disposizione diverse opzioni, in base al browser utilizzato. La più semplice e disponibile anche con Firefox o Edge è entrare nell'account di Gmail, fare clic sull'icona con i quadratini in alto a destra e quindi su Altro. Appare l’icona di Documenti. Se utilizziamo il browser Chrome, anch'esso parte dell’universo Google, una volta che abbiamo effettuato il login con il nostro nome utente e password, accediamo direttamente a tutti i servizi integrati. Facciamo clic sull'icona App, quella con i quadratini colorati, e si aprirà una pagina con le icone di tutti i servizi a cui abbiamo accesso.

Tre programmi base

Dopo aver cliccato su Documenti: la schermata si apre con l’elenco dei documenti di testo creati con Documenti e salvati sul cloud Drive. Facendo clic sul menu hamburger, l’icona con le tre lineette orizzontali in alto a sinistra, si apre il menu laterale da cui possiamo scegliere se avviare Documenti, l’equivalente di Word, Fogli (Excel) o Presentazioni (PowerPoint). Con un clic sul bollo rosso con il + in basso a destra si apre un nuovo documento. I menu e i nomi degli strumenti sono quasi simili a quelli di Office e se abbiamo già dimestichezza con i programmi Microsoft non avremo alcuna difficoltà. Una volta terminato il lavoro possiamo salvare il file su Drive o fare clic sul File, quindi Scarica come e scegliere tra il formato standard Microsoft (docx, xlsx, pptx), file PDF o pagina HTML.

Mondo Google

mondo google chatMolti dei servizi disponibili sono tra i più conosciuti in assoluto. È il caso di Gmail ma anche di Maps, che ormai ha sostituito i classici navigatori satellitari grazie alla sua estrema precisione abbinata ai display sempre più grandi e luminosi degli smartphone. Altri però sono meno conosciuti ma non per questo meno interessanti. È il caso di Hangouts, il client di messaggistica istantanea. Lo possiamo attivare direttamente all'interno di Gmail (si trova nella finestrella in basso a destra) o scaricare l'app per Chrome (c’è anche quella per dispositivi mobile). Quando sul PC facciamo clic sulla sua icona, si apre una finestra e Hangouts funziona esattamente come la nuova app per PC di WhatsApp. Google Foto è il cloud dedicato all'archiviazione delle foto e ci permette di creare album e fotostorie in pochi e semplici passaggi. Vogliamo sapere quanto spazio abbiamo a disposizione gratuitamente? Illimitato, e non è poca cosa. Google Keep è invece una sorta di blocco note su cui prendere appunti. Il suo punto di forza si manifesta in combinazione con l’app per smartphone: scriviamo un appunto sul PC in ufficio e abbiamo la nota sul telefono mentre torniamo a casa.

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