Come difendersi dal Cyberbullismo

Il bullismo online è un fenomeno che colpisce nello specifico soprattutto bambini e giovani adolescenti, attraverso i mezzi di comunicazioni quali social attraverso social network, chat, forum
e blog, con la diffusione di video e immagini denigratorie o tramite la creazione di "gruppi contro", che massacrano il malcapitato con messaggi molto offensivi.
Scopriamo quali possono essere gli strumenti o i fattori per aiutare questi giovani a difendersi dal fenomeno del cyberbullismo
La domanda da porci è cosa possiamo fare per proteggere i nostri figli o qualunque altro ragazzo o ragazza?

Di seguito elencheremo alcuni consigli da seguire
  1. Parlare con i ragazzi e osservarli attentamente.
  2. Controllare che non siano troppo nervosi quando ricevono email, messaggi e notifi che sul telefono.
  3. Verificare che non abbiano disturbi legati al cibo o al sonno e che non manisfestino sintomi di depressione.
  4. Limitare l'uso della Rete ai minori di 14 anni.
  5. Usare app di parental control
Con l'avvento di Internet nell'era moderna della tecnologia la vita di tutti noi è cambiata sia in modo positivo che in modo negative, perché da Internet si può fare di tutto informarci acquistare prodotti navigare senza limiti e tanto altro.
Navigando su Internet, però, si corre il rischio di diventare vittime di truffe e furti d'identità, il nostro computer può essere infettato da ransomware che prendono in ostaggio i nostri dati, oppure può capitarci di essere perseguitati da un cyberbullo. 
Il fenomeno del cyberbullismo colpisce soprattutto i più giovani, dai 10 ai 17 anni. I nostri figli e nipoti, cresciuti a stretto contatto con la tecnologia, non fanno distinzioni tra vita online di Internet e vita offline.Quanto accade nelle chat, sui social network, nei forum, e più in generale sul Web, condiziona il comportamento di bambini/e e ragazzi/e anche mentre non sono online.

Come difendersi dal Cyberbullismo

Cos'è il fenomeno del Cyberbullismo

IL fenomeno del bullismo online si può facilmente riconoscere, questo colpisce tantissimi giovani e consiste nel far sentire a disagio, escludere o mettere in imbarazzo un'altra persona ovvero viene denigrata.

Gli strumenti utilizzati dai bulli del Web sono molteplici: messaggi via chat, post su Facebook, email, commenti su blog, forum, siti dove si gioca online e altro ancora. Talvolta questi prepotenti usano ancora telefonate ed Sms, ma oggi accade ormai raramente.
Questi bulli però attaccano le persone anche in altri modi come diffondendo bugie e illazioni sul malcapitato di turno oppure foto e video imbarazzanti, o ancora prendendo di mira la propria vittima
sfruttando una debolezza classica ovvero il fisico oppure o la difficoltà ad avere successo a scuola. Talvolta, i bulli si impossessano dell'identità altrui o usano dei profili falsi per creare i presupposti necessari a ridicolizzare chi perseguitano.
Può trattarsi di attacchi che possono avvenire sia online tramite Internet ma anche nella vita reale da vicino, infatti il bullo di solito non agisce da solo ma cerca di convocare e formare un gruppo di bulli dove lui è il capo.

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Da poco però è entrata in vigore una legge per contrastare il cyberbullismo, questa legge consiste ad assegnare in ogni scuola un importante ruolo di prevenzione, informazione, recupero e rieducazione dei minori coinvolti. In ogni istituto verrà individuato un insegnante, che farà da referente per tutte le azioni da mettere in atto contro il cyberbullismo.
Il bullismo via Web comprende ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto,
denigrazione, diff amazione e furto d'identità realizzata per via telematica, a danno di minori. Viene inclusa anche la diffusione di contenuti online col proposito di isolare un minorenne attraverso, per esempio, la ridicolizzazione. Tutte le vittime minorili di bullismo possono rivolgersi al gestore del sito internet o del social network dove sono stati attaccati, oppure in alternativa se non lo vuole fare il minore può sempre farlo uno dei 2 genitori. Possono essere richiesti inoltre la rimozione o il blocco dei dati personali del minore diffusi su Internet. Operazione che deve essere effettuata entro 48 ore dall'istanza. Dal momento che i cyberbulli sono quasi sempre dei minori come le loro vittime, la legge prevede che chi ha compiuto i 14 anni possa essere denunciato e che  prima della
denuncia il questore possa intervenire convocandolo, per ammonirlo ufficialmente affinché cambi condotta, in presenza di un tutore.

Come combattere e rimediare al Cyberbullismo

Fondamentale nel fenomeno del cyberbullismo è di parlare con i propri figli e nipoti per capire se c'è qualcosa che li disturba cercando però sempre di mantenere un dialogo discorsivo chiaro e distensivo cosa che risulta molto difficile nei confronti di un adolescente.
Si possono però incontrare delle difficoltà parlando con le vittime perché spesso si vergognano della situazione che stanno vivendo e cercano di nasconderla in tutti i
modi, pensando di doversela cavare da soli m questo si tratta di un comportamento assolutamente sbagliato, necessario quindi, tenere gli occhi aperti e osservare attentamente. Se ci accorgiamo che i nostri figli hanno smesso di uscire con il solito gruppo di amici, è sono poco propensi a frequentare luoghi ed eventi che coinvolgono altri giovani della sua scuola, e sono particolarmente nervosoi quando ricevono un messaggio, un'email o una notifica sul telefono, cerchiamo di indagare.
I ragazzi colpiti da ciò mostrano soprattutto scarsa autostima nei propri confronti, disturbi alimentari o del sonno e persino depressione.

La miglior difesa a tutto ciò è la prevenzione nei loro confronti, limitandoli l'uso di Internet impedendo loro di passare tutto il giorno connessi davanti a un PC o uno smartphone invitandoli a darci le password degli account.

Possiamo però sempre affidarci alle app di controllo parentale, monitorando quello che fanno i ragazzi col telefono, il principale strumento di accesso alla Rete per
i più giovani. Con i più piccoli possiamo usare, ad esempio, PlayPad Parental Control, app del tutto gratuita, che consente di localizzare con il Gps il dispositivo, bloccare chiamate ed Sms, permettere l'uso di alcune app e non altre. In casi estremi possiamo "spiare" i più grandi (se minorenni) con un'app come SpymasterPro che ci dà la possibilità di tracciare telefonate ed sms, leggere le chat, controllare Facebook, guardare la galleria.

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